Esistono tanti modi per far sì che un semplice tavolo possa diventare un pezzo unico del nostro arredamento e renderlo magari anche più funzionale, più comodo, oppure soltanto più eccentrico. Ma come fare senza rischiare di peccare di cattivo gusto? Ecco alcuni suggerimenti per dare un tocco diverso alla nostra casa e sfruttare nuove potenzilità.
Il set di tavolini a forma nuvola che potete trovare su Fashion4Home è, appunto, un esempio di come con poco si possa cambiare l’ambiente e l’atmosfera di una stanza. Costitutito da tre pezzi disponibili nelle varianti in fibra (MDF), noce e rovere impiallacciati, questo tavolo riesce, secondo me, ad adattarsi bene ad uno stile moderno, oppure ad uno non troppo classico.
I tavolini da té – disegnati da Mark Hark – hanno diverse altezze, così da poter essere sovrapposti ed intersecati, creando tutti i giochi di ombre e spazi che vogliamo. Di sicuro è un’idea d’effetto da condividere con gli ospiti e poi.. tutto torna “in ordine” per non ingombrare.
Di tutt’altro genere e dall’aria più sofisticata è la Gravity table di Simone Savini. Questa soluzione, infatti, possiede linee di una semplicità minimal, ma è estremamente snella ed elegante, così leggera che.. sembra quasi sospesa!
Il trucco c’è e si svela quasi subito, dopo una seconda occhiata: le estremità delle gambe sono trasparenti – mentre tutto il resto del tavolo può essere bianco o nero – e creano quindi questa illusione della “sospensione”. Si tratta indubbiamente di un tavolo interessante e dal design molto chic. Non credete?
Un’altra idea degna di nota è il tavolino da té ispirato ai rompicapo giapponesi: si chiama Join ed è una creazione dello studio Ding3000.
Il tavolino è costituito da un piano in vetro tondo affumicato che lascia intravedere (anche dall’alto) il particolare intreccio delle tre gambe.. intreccio dato dall’incastro di questi enormi pezzi di puzzle, in legno di rovere, che lo rendono facilissimo da montare. Questa è certamente una soluzione fresca e moderna, particolare ed elementare allo stesso tempo.
Molto più funzionale, anche se concepita sempre con un design lontano dai soliti schemi, è il tavolo Table di Elda Bellone. Si tratta – più precisamente – di due tavoli sovrapposti e perfettamente impilabili l’uno nell’altro che all’occorrenza possono anche essere usati contemporaneamente (dettaglio non poco rilevante, ripetto ad un qualsiasi altro tavolo “estensibile”, poiché consente di dislocare le due superfici in maniera indipendente).
Gran bella idea! Ma qual’è il vostro tavolo preferito?