Ho sempre pensato al tavolino da té come ad un “punto d’incontro” fra una poltrona e l’altra, come una superficie su cui condividere biscotti, pensieri e sorrisi, sorseggiando un buon té (o caffè). Le scelte sono tante, ma ho selezionato oggi dei tavolini dallo stile poco impegnativo e quindi potenzialmente adatti ad inserirsi in tante diverse tipologie di arredamenti.
Un primo esempio è quello del tavolino Complect, finalista al Design Quest Furniture Competition 2011. Realizzato da Matt Finder, questo mobile ha sostanzialmente delle linee massicce ed elementari, senza decori o incisioni di sorta.
L’unico vezzo è una variazione di tonalità dovuta alla differente tipologia di legno usato per le gambe e per il pianale (rispettivamente in compensato e in noce).
Ma qual’è allora la sua particolarità? È una facile trasportabilità e rimovibilità, poiché la struttura si regge solo con delle viti ed è semplicissima da montare e smontare. Resta di fatto un bel tavolino anche dal punto di vista estetico, minimale ma con un taglio fine.
Quello disegnato da Alex MacMaster ha un design piuttosto classico, se non fosse per la struttura simmetrica di intreccio a tre punti che funge da sostegno per il pianale in vetro temperato. Le sue insolite gambe sono dei multistrati di betulla laminati, curvate e disposte in modo da simulare un turbine al di sotto della superficie.
Si chiama Expose ed è, in definitiva, un tavolino elegante (come quasi tutti quelli che presentano vaste aree di vetro) ma non eccessivamente moderno. Insomma, una soluzione evergreen la cui bellezza non stanca mai!
Se preferite attirare l’attenzione dei vostri ospiti, potete farlo con Rememberance, creato da Mitch Steinmetz della Northern Mitchigan University, School of Art and Design. Questo tavolino da té ha, infatti, le sembianze di un enorme libro e come un libro può
essere sfogliato per contenere foto ed oggetti vari nel vano interno ricavato nelle sue grandi “pagine”.
Realizzato in legno, acciaio inox, tessuto Denim e colore, questo simpatico tavolino è una soluzione per conservare e condividere ricordi con un design giovane e allegro, ma non troppo vistoso o eccentrico.
Direi che si tratta di una soluzione fresca e moderna da osare, volendo, anche con alcuni arredi contemporanei.
La creazione Judson Straight Line è sicuramente una proposta un po’ audace in quanto a design, ma forse non così particolare come può sembrare: si tratta in realtà di una panchina-tavolino molto graziosa e trendy, oltre che originale.
Il suo nome è Canned Bench ed è in tutto e per tutto una gigantesca scatola di sardine. Là dove il “coperchio” è stato rimosso, campeggia la morbida seduta imbottita, mentre il “coperchio” rimanente è la parte effettiva di tavolino da té.
La levetta con cui si “arrotola” e si apre il coperchio funge, inoltre, da ulteriore piano d’appoggio, benché di piccole dimensioni.
Progettata da Judson Beaumont, è assolutamente carina come soluzione d’arredo e tuttavia molto semplice e sobria (per quanto possibile) nelle sue linee. Direi che, se inserita in un contesto moderno, potrebbe essere una soluzione adatta perfino per chi non ama troppo le “stramberie”, dato che coniuga utilità e comodità con sufficiente gusto. Siete d’accordo?