Non potevo non approfondire questo argomento senza avere un quadro completo delle possibilità di questo materiale e così ho cercato nuovi spunti e suggerimenti anche per gli altri ambienti della casa e per rinnovare l’arredamento con un tocco elegante e vagamente nordico. Essendo un legno di colorazione molto intensa, a meno che non venga trattato e schiarito, credo che il wengé riesca a risaltare al meglio quando viene contrapposto oppure impreziosito con altri materiali anche molto diversi.
Questo perché una stanza con un arredamento particolarmente scuro tende ovviamente a togliere luce e quindi dobbiamo fare attenzione all’uso che vogliamo fare della luminosità. Se la seduzione della penombra è il nostro scopo, questo è sicuramente uno dei materiali che fa per noi, ma se ci piacciono gli spazi ariosi e luminosi allora dovremmo dosare colori e toni ad arte per ottenere l’effetto desiderato.
Ecco ad esempio una cucina di SecondNature: qui ci sono linee curve ovunque per “ammorbidire” l’intera struttura ed illuminarla con maniglie di acciaio, marmo o granito – per le superfici piane – ed un pavimento molto chiari. Le rotondità della penisola e di alcuni altri dettagli servono a rendere la cucina ergonomica e più sicura nel caso ci siano dei bambini in casa ed il risultato è una cucina accogliente, elegante e davvero bella.
Altri esempi di cucina in assonanza con questa tipologia sono quelle di Mobalpa in cui al legno wengé si accompagnano profusamente altri legni (come il rovere), colori (qui in particolare è un lime spento) ed acciaio.
Le parole d’ordine di questo legno sembrano dunque essere: sobrietà, calore, eleganza, nord e naturalmente modernità. Ma quando viene reinterpretato per suggerire stravaganza ed oriente si mostra in tutta la sua versatilità e quando si tratta di dormire ecco che in questa camera dell’americana Modloft il letto prende forme insolite pur mantenendo quella sua aria possente e stabile ed arredando soltanto con la forma senza bisogno di ulteriori arricchimenti.
In quest’ulteriore interpretazione di LaFlat, invece, il letto è chiaramente ispirato al design ed alla tradizione giapponese, ma reinterpretato in chiave moderna ed occidentale arricchendo le forme essenziali nipponiche con inserti laccati, colore, vetro e acciaio su legno wengé, in una struttura in cui la testiera e i comodini diventano ununico grande blocco che abbraccia letteralmente il letto con la piattaforma walk-on in cui sono inseriti quattro quadrati di luce lungo la superficie di un lato. Assolutamente affascinante!
Se poi pensiamo al salotto o ad altri ambienti ecco alcuni esempi: in primis ecco un mobile-parete con caminetto progettato dall’architetto Andreas Charalambous, con un design rigoroso e spogliato dai dettagli e dai fronzoli, che campeggia imperioso in tutta la sua imponenza e riesce ad arredare con la sua semplicità ed il calore emanato dalla qualità estetica del legno wengé. Lo trovo incredibilmente discreto e accogliente allo stesso tempo.
Stessa cosa accade per il tavolino di J&M, massiccio e denso, intersecato da linee di acciaio rigorose che ne determinano una sorta di disegno decorativo – seppur geometrico – insieme alle venature dello stesso legno wengé. Ottimo per l’arredo di uno studio oppure per l’ufficio tanto quanto per il nostro salotto di casa. Vi è piaciuto?
Ho trovato questo articolo piuttosto interessante! A me piacciono moltissimo i colori scuri. Questo legno poi è davvero fantastico e i designer nominati nell’articolo hanno fatto veramente dei bei progetti!
Direi che la cucina secondnature è quella che mi piace di più…. la prossima volta che dovrò fare un acquisto credo proprio che ci farò un pensierino! 😀