In questa seconda ed ultima parte, ci sono altri esempi di tendenze e stili presentati alla fiera.. le linee più o meno ergonomiche la fanno fa padrone, ma c’è anche chi ricorre a materiali nuovi, per farci sperimentare differenti sensazioni tattili e visive, non ancora esplorate prima. I polimeri vanno per la maggiore, ma non solo.
Anche i materiali classici rivisitati, oppure delle combinazioni insolite e l’uso di materiali poveri e di recupero (come abbiamo già visto in precedenza) sono una risorsa al cui fascino molti designer non sanno resistere.. per fortuna!
Scott Daniel ha, infatti, utilizzato una struttura di ferro rivestita in ceramica chiamata Cmesh. Con questo materiale ha creato un reticolo – che può essere ordinato o plasmabile di volta in volta – per reinterpretare forme già esistenti o dare vita a vere e proprie sculture luminose.
Ne sono un esempio le sue lampade cilindriche da terra, dal tipico design attuale. Sono in grado di arredare con eleganza gli ambienti, mentre Cabeza, che ricrea una testa umana con una fitta rete in Cmesh, ci regala giochi di luce-ombra davvero unici.
Gli arredi presentati da Sedes Regia sono altrettanto interessanti, ma più vicini (in alcuni tratti) al nostro stile Europeo. La poltrona Luu riprende ad esempio uno dei decori più comuni dell’epoca romana, conferendogli un profilo particolarissimo e energico.
Al contrario, la proltrona Ops – un’altra opera di Sedes Regia – sembra essere un invito al relax, senza gambe o supporti di sorta, poiché le sue forme sono la sintesi di un’idea. Rivestita in confortevole e classico tessuto, è certamente adatta per lasciarci cullare dalla morbidezza, con un
design semplice ed efficace.
Il designer Shawn Littrell ha invece presentato Aline Lounge Collection, in cui una poltrona si trasforma in una lounge chair con l’aggiunta di un poggiapiedi che sembra esserne il naturale proseguo.
La poltrona è una rivisitazione della classica poltrona imbottita, in quanto composta da una serie di cuscini rettangolari in tonalità pastello e bianchi, creando un modulo e definendo anche il motivo decorativo “a righe” (in un certo senso) con i loro colori.
Ancora una volta le novità non sono mancate!