La domotica è innegabilmente il futuro delle nostre case. Le nuove tecnologie e le ricerche ci porteranno sempre più verso le smart cities e la presenza costante della Rete nella nostra vita quotidiana.
Questo fa parte dell’Internet delle Cose che nel tempo cambierà totalmente il nostro modo di vivere e lavorare. Le case con impianto domotico ci offrono la possibilità di facilitare la nostra quotidianità rendendola anche più conveniente e confortevole.
Possiamo, ad esempio, controllare se abbiamo chiuso o no la porta di casa dopo essere usciti e se necessario farlo da remoto attraverso lo smartphone; oppure possiamo farci leggere le news e le email da strumenti come Alexa – l’assistente vocale di Amazon Echo – mentre siamo ai fornelli a cucinare, senza quindi rinunciare a niente.
Come cambieranno le nostre vite con l’Internet delle Cose?
A seguito di ricerche recenti, gli esperti di Business Insider affermano che il numero delle case intelligenti è destinato a crescere dagli 83 milioni del 2015 a 193 milioni nel 2010. Nella proiezione sono inclusi anche gli elettrodomestici smart (come le lavatrici, le asciugatrici, i frigoriferi ecc…), i sistemi di sicurezza (sensori, monitor, videocamere, sistemi di allarme) e strumenti smart per gestire il riscaldamento e le luci.
Le prime aziende ad investire in questo settore sono state Amazon, Nest (di proprietà di Alphabet, casa madre di Google), Apple, August e Philips. Tuttavia, altre importanti compagnie si sono presto aggiunte alla lista delle aziende che offrono servizi domotici: Notion, Control4, SmartThings (Samsung), Savant, Innit, Ecobee, SistemaCasa, Somfy, Loxone e molti altri ancora.
Naturalmente, questo mercato decollerà sempre più con l’abbassamento dei costi e con la maggiore consapevolezza da parte del pubblico dei reali benefici che può apportare al nostro modo di vivere. Dalla casa smart il passo successivo sarà quello della smart city che punta a diventare un unico grande organismo di efficienza e comfort.
Principali vantaggi e svantaggi della domotica
Il primo e più ovvio beneficio è quello derivato dal risparmio di tempo: se gli elettrodomestici sono connessi tra loro si possono svolgere più operazioni facendo risparmiare del tempo ai residenti.
L’altro rilevante vantaggio è invece quello legato ai consumi. Gli apparecchi smart connessi all’Internet Delle Cose contribuiscono ad ottimizzare l’uso e quindi a risparmiare energia e denaro nel lungo termine.
Tra gli svantaggi c’è sicuramente l’impatto iniziale con i costi, poiché i sistemi domotici sono generalmente più costosi degli impianti tradizionali e ciò vale anche per i componenti, come ad esempio le luci al LED rispetto alle lampadine normali.
È dunque importante precisare che i costi delle apparecchiature e strumenti smart stanno gradualmente diminuendo, facendoci supporre che in futuro saranno convenienti anche per il consumatore medio.
Cosa significa avere una casa domotica?
Scegliere di rendere la propria casa domotica significa fare un investimento importante i cui frutti arriveranno con il passare del tempo. Ci sono molte variabili ed aspetti che vanno considerati per valutare quale sia la soluzione più adatta alle vostre specifiche necessità. Esistono infatti due principali tipologie di sistemi:
Domotica per l’intera casa
Riguarda impianti più costosi ma che hanno più caratteristiche e connettività, soprattutto per quello che riguarda gli home theatre. Questo tipo di impianti richiede un cablaggio personalizzato ed un lavoro di programmazione che può richiedere in alcuni casi diverse settimane.
Sistemi di controllo della sicurezza
Questi sono invece focalizzati su una specifica funzione che riguarda la sicurezza, anche se alcuni offrono la possibilità di implementazione per diventare più simili ad un sistema di domotica totale. In questo caso non si tratterà di strumenti per la gestione della casa altrettanto complessi e strutturati, ma si tratterebbe comunque di una soluzione abbordabile ugualmente gestibile con apposite App.
I rivenditori sono in grado di selezionare i prodotti e componenti più adatti e compatibili con le vostre necessità e questo allo scopo di garantisce sicurezza nel risultato e nelle prestazioni dell’impianto. I costi, infine, variano in base alla combinazione tra la tipologia di controller, la qualità e il numero delle parti hardware e dal lavoro di programmazione necessario, poiché le case possono essere anche molto diverse tra loro.
Le start up più innovative
La domotica è in continua crescita ed evoluzione, per questo, le aziende migliori saranno quelle che più delle altre riusciranno a rispondere ai bisogni reali delle persone. A questo proposito, la rivista Wired ha stilato una lista delle start up più promettenti in Italia e all’estero:
- Domotica Undici: questa start up ha inventato dei dispositivi quasi invisibili chiamati “End Points”. La loro funzione è quella di modulare i consumi per rispondere a tante più esigenze dell’utente quanto maggiore è il loro numero.
- Mind: questa azienda crea una rete di sensori per raccogliere ed apprendere le informazioni che riguardano la presenza, la temperatura, la luminosità e i consumi, adattandosi autonomamente (ovvero senza richiedere una continua programmazione) allo stile di vita di ognuno.
- Morpheos: ha creato Momo, un robot discreto (integrato in una lampada) che rileva le temperature domestiche e configura le stanze in base all’umore delle persone, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale. Momo rileva la temperatura, l’umidità, le luci, i movimenti, la presenza di fumo (per attivare manovre di sicurezza) e molto altro.
- Sesto Senso: brevettato da ENEA, si tratta di un sistema multisensoriale in grado di monitorare e ottimizzare i consumi energetici di abitazioni e uffici assicurando temperatura e illuminazione ideali sia in estate che in inverno. Può attivare o disattivare autonomamente luci, elettrodomestici, tapparelle e schermature solari nella casa; inoltre, attraverso un’analisi qualitativa della CO2, avvisa anche se occorre aprire le finestre per arieggiare i locali.
- Iooota: questa start up ha invece creato Jarvis, una piattaforma tecnologica capace di controllare in modo semplice e diretto dei parametri importanti come il risparmio energetico, il controllo dei consumi, le inefficienze, la sicurezza degli spazi ecc… Allo stesso tempo è in grado di intervenire in attivandosi prontamente in caso di incendio, perdite di gas e allagamenti.
- Nuvap: ha realizzato N1, la prima “black box” di casa specifica per il monitoraggio delle principali fonti inquinanti che con il tempo possono nuocere alla salute della famiglia. La tecnologia Nuvap è brevettata a livello internazionale e – a seconda delle versioni – N1 monitora costantemente fino a 26 parametri ambientali, tra cui il monossido di carbonio, le polveri sottili, il metano, l’inquinamento elettromagnetico, il wifi, il gas radon, la radioattività, l’inquinamento acustico, l’inquinamento dell’acqua (filtri esterni), la temperatura, l’umidità e la presenza incendi.
- Leapin Digital Keys: questa azienda si rivolge ai produttori di serrature ed ha sviluppato un software che permette di aprire le porte tramite smartphone. Per tutelare la sicurezza degli utenti, la chiave di accesso ha un grado di crittografia pari a quella militare e può avere una durata variabile, cambiando spesso o mai, in base alla volontà del proprietario.
- Celestial Tribe LTB: creatrice di Muzo, un dispositivo che applica una tecnologia anti-vibrazione ed una di mascheramento dei rumori che riduce queste fonti di disturbo rendendo l’ambiente più piacevole e rilassante. Inoltre, Muzo è un ottimo strumento di gestione e di analisi del sonno.