Attraverso lo specchio, come Alice nel Paese delle Meraviglie, si creano spazi irreali e illusori, ma pur sempre affascinanti.
Lo specchio, oltre ad essere strumento utile ed indispensabile per la cura personale, può essere ovviamente un complemento d’arredo sui generis capace di creare o suggerire un ambiente che sia altro, irraggiungibile, eppure fortemente presente. Ne esistono di infinite forme e grandezze e a volte possono essere più decorativi che utili.
Lo specchio poi, credo che sia tra i complementi d’arredo uno tra i più versatili insieme ai tappeti, perché può trovare la sua collocazione in qualunque ambiente della casa o di lavoro.
Ci sono specchi stravaganti nella forma, come questo Eroteme di Stanislav Katz: il perimetro romboidale dello specchio è un continuo susseguirsi di grucce dorate che creano riccioli di decoro. Insolito, per chi non ha paura di osare e senso dell’umorismo.
Altrettanto giocoso – ma in qualche modo anche decorativo quasi come un’opera astratta – è lo specchio Funhouse creato dalla Hemlock Design. Costituito da moduli irregolari a tre dimensioni (su base quadrata o rettangolare) che creano una superficie multi-sfaccettata, questo specchio “tridimensionale” consente di avere diverse superfici riflettenti, creando immagini e delle sorte di composizioni che vanno ben al di là della semplice rifrazione.
Decisamente più elegante, ma sempre e magico e fantastico nello stile, è la serie di specchi River Mirrors ideati dall’artista e designer Caryn Moberly, in cui ognuno di essi è un luogo magico per la suggestione del fiume che viene creata ed anche un pezzo assolutamente unico realizzato con inserti di radica di olmo che generano ogni volta forme differenti e mai uguali a se stesse.
Questi specchi, se collocati con attenzione, possono dare vita a squarci di immagini e di ambienti in un modo veramente affascinante, per quanto molto semplice.
Se poi lo specchio viene decontestualizzato dalla parete per diventare mera
superficie ecco che dei mobili realizzati quasi interamente con superfici a specchio possono creare e moltiplicare colori, luci e forme eludendo confini e limiti dell’ambiente in cui sono inseriti.
È il caso dei mobili specchiati in vendita su Horchow: sia l’armadio che la madia sono in stile antico – ispirati allo stile veneto italiano – ma potrebbero anche essere moderni o in qualunque altro stile, perché lo specchio è un elemento assolutamente neutrale anche in virtù del fatto che non ha nessun colore, se non quello che riflette dall’ambiente circostante, e ciò lo rende universalmente adattabile.
Infine ecco uno specchio veramente utile: il soffione doccia Reflect nato da un progetto di Nick Paget, ha una superficie su cui non si crea mai condensa grazie ad un sistema con cui l’acqua in entrata riscalda la superficie dello specchio,impedendone la formazione di condensa per il vapore. Non serve spiegarne l’utilità.. ed è chiaro che lo vorrei!
Ma che spettacolo!! Voglio una casa esattamente così!! Magari sul Lago di Garda o in Liguria… hahah 😀