La multifunzionalità aggiunge spesso valore estetico – oltre che funzionale – a molti mobili moderni, rendendoli unici ed inconfondibili. La luce è un elemento del design d’interni che ormai non vive più separatamente, legato solo alla sua funzione di illuminazione, ma (attraverso il colore) diventa una parte integrante nella progettazione dell’arredamento.
È ciò che accade, ad esempio, con l’armadietto a vetrina disegnato da Wulf Schneider e firmato Interlübke. Si chiama Eo ed è fatto di legno, metallo, vetro.. e luce. Questa, infatti, è la sua particolarità, poiché con un semplice meccanismo è possibile regolare e scegliere le nuances di luce che preferiamo per poter illuminare la struttura (dall’interno) e lo spazio circostante.
Possiamo, naturalmente, modificare luci e timer a nostro piacimento e in qualsiasi momento, per assecondare il nostro umore e le nostre idee in ogni giorno.
Un’idea semplice ma brillante – in tutti i sensi! – per dare un tocco unico ed elegante all’intera stanza con un solo gesto oppure per illuminare l’ambiente in modo suggestivo.
Un’altro esempio in grado di portare le potenzialità della luce e del colore all’eccellenza è sicuramente l’armadio Rainbow di Tusse. Si tratta di un mobile costituito da 78 pannelli di vetro colorato in diverse tonalità e con una sua illuminazione interna (anche qui) in modo da creare un effetto prisma incredibile e affascinante, come fosse un unico grande gioiello.
Il design è dichiaratamente ispirato ai vibranti colori dell’Impressionismo di Monet ed all’elegante perfezione della semplicità ortogonale di Mondrian. La trovo una soluzione assolutamente stupenda e di gran classe. Voi che ne dite?
Ci sono altri casi, invece, in cui è la forma a fare la differenza, a far diventare un oggetto da utilizzare anche un oggetto da guardare,
a giocare con gli spazi per trasformare abitudini e preconcetti, ad aprirci a nuove soluzioni e nuovi stili.
Gli armadietti disegnati da Marteen De Ceulaer sono un esempio di come un oggetto possa diventare altro con il minimo sforzo e con un’idea che – col senno di poi – pare quasi “ovvia”. The Pile of Suitcases è, infatti, una composizione di valige realizzata in collaborazione con l’artista belga Ralph Baggaley, esperto nel trattamento della pelle, per la Leather Collection della Nilufar.
Le valigie creano, appunto, la macrostruttura di un armadio multiscomparto. L’idea è colorata ed insolita, ma soprattutto sfiziosa e carina. Quanta poesia poi, in un armadio così..!
Infine, il mobile che più ha colpito la mia attenzione, forse per quel suo quid un po’ fantasy, appartiene alla serie di armadietti M.&Mme di Valentin Loellmann. Le ante sono ricavate da legno bangkirai e lavorate con uno stile che ricorda quello delle navi, con oblò ed intagli.
Le forme, le linee curve, le gambe, i corpi “panciuti”.. fanno tutti pensare ad un mondo fantastico, un mondo magico che è stato, che è altrove, e che forse è ancora in questi mobili, qui, proprio in casa nostra.
Lo stile ha qualche sfumatura mediterranea, ma i suoi dettagli – nell’insieme – riescono a darmi quei brividi propri delle immagini suggestive evocate dal grande regista nipponico Hayao Miyazaki.. voi non trovate?
Grazie, sicuramente tornerò. Geremia Barese